Laureatosi in matematica (1829) ed in filosofia (1837) all’università di Padova, fu assistente alle cattedre di agraria e di storia naturale (1830-34), donde passò a supplire l’insegnamento di calcolo sublime. Nel ’36 vinse la cattedra di matematica presso il liceo di Bergamo, ma ottenne di rimanere all’università di Padova, sinchè (5/3/1842) venne nominato, senza esami, ordinario di matematica pura; nel ’61-’62 fu anche rettore. Nonostante avesse sentito molto tiepidamente la causa risorgimentale, a partire dal ’74 fu eletto deputato per il collegio di Venezia, e in quella sede si batté in favore dei problemi lagunari; deluso però dalla vita parlamentare, dall’80 torno ai prediletti studi di matematica e di letteratura italiana trecentesca.