Di ricca famiglia, il padre lo portò con sè a visitare la Grande esposizione di Londra (1853), e a Parigi, Berlino, Vienna; laureatosi in giurisprudenza nella sua città, nel 1859, l’anno successivo sposo Ida Montalti, e dopo l’annessione del Veneto all’Italia fu eletto deputato al Parlamento per il collegio di Este, dal 1867 al ’79, allorchè rinunciò all’attività politica per dedicarsi all’insegnamento, come titolare della cattedra di statistica all’università di Padova, di cui fu anche rettore dall’80 all’82. Fallito però il suo tentativo di creare un consorzio tra università, Provincia e Comune, riprese posto in Parlamento in rappresentanza del collegio di Belluno. Fra il ’73 ed il ’76 era stato segretario generale al Ministero di agricoltura, industria e commercio durante l’ultimo Governo Minghetti, e successivamente venne nominato commissario della giunta per l’inchiesta agraria. Uomo della Destra, fu uno dei più influenti notabili del moderatismo veneto; si dedicò a studi di statistica, demografia, economia, politica, anche in chiave storica, con attinenza alla Repubblica di Venezia.