ORLANDO ERMANNO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: STORIA E FILOSOFIA
Data elezione: s.c.r. 26 maggio 2016, s.e. eletto il 3 dicembre 2020

Professore associato di Storia medievale nell'Università per stranieri di Siena

Ermanno Orlando è Professore associato di Storia medievale all’Università per stranieri di Siena. È stato eletto socio corrispondente residente (s.c.r.) dell’Istituto Veneto nel 2016 e socio effettivo (s.e.) nel 2020. Laureato a Venezia con dottorato a Verona, collabora con l’Istituto come co-direttore di una collana. Le sue ricerche si focalizzano sulla storia di Venezia nel basso medioevo e del mondo mediterraneo. Approfondisce in particolare relazioni politiche, storia della famiglia, commercio e migrazioni.

Curriculum Vitae di ORLANDO ERMANNO

Si è laureato in Storia presso l’Università di Venezia e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze Storiche e Antropologiche presso l’Università di Verona. È stato borsista presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti ed assegnista di ricerca presso le università di Venezia e di Verona. Insegna attualmente Storia medievale presso l’Università per stranieri di Siena. Per l’Istituto, è co-direttore della collana dei Registri del Senato – Deliberazioni miste (con i soci Dieter Girgensohn e Gherardo Ortalli). È socio effettivo della Deputazione di Storia Patria per le Venezie (dal 2018 revisore dei conti). Ha collaborato di recente al progetto internazionale “VISCOM – Visions of Community”, finanziato dal Fondo Austriaco di Ricerca e promosso congiuntamente dall’Università di Vienna e dall’Accademia Austriaca delle Scienze, sezione «Late Medieval Dalmatia».
I suoi interessi vertono sulla storia di Venezia nel basso medioevo, sulla storia sociale e culturale del mondo mediterraneo e sulla storia del commercio e della mobilità umana. Nello specifico, le sue ricerche ruotano attorno a tre tematiche principali: le relazioni politiche e giurisdizionali tra Venezia e il suo Commonwealth, in particolare l’area adriatica e le coste balcaniche; la storia del matrimonio e della famiglia, in riferimento a Venezia e al Veneto; i movimenti migratori verso Venezia, con attenzione soprattutto alle dinamiche di integrazione e inclusione delle minoranze nella società ospite. Sta attualmente lavorando su un progetto di ricerca relativo alle migrazioni in età medievale.
Tra i suoi libri si segnalano: Ad profectum patrie. La proprietà ecclesiastica veneziana in Romània dopo la IV crociata, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medioevo, 2005; Altre Venezie. Il Dogado veneziano nei secoli XIII e XIV, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2008; Sposarsi nel medioevo. Percorsi coniugali tra Venezia, mare e continente, Roma, Viella, 2010; Migrazioni mediterranee. Migranti, minoranze e matrimoni a Venezia nel basso medioevo, Bologna, Il Mulino, 2014; Venezia e il mare nel medioevo, Bologna, Il Mulino, 2014; Venezia, Spoleto, Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, 2016; Medioevo, fonti, editoria. La Deputazione di storia patria per le Venezie (1873-1900), Firenze, Firenze Univeristy Press, 2016; Strutture e pratiche di una comunità urbana. Spalato, 1420-1479, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti – Wien, Österreichische Akademie der Wissenschaften, 2019; Le repubbliche marinare, Bologna, Il Mulino, in corso di stampa.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.