Discendente da una Famiglia che da Corfù si era stabilita a Venezia nello scorcio della Repubblica, divenendovi rapidamente ricchissima, frequentò i corsi di matematica a Padova, ma non conseguì la laurea. Fu volontario nella campagna del ’66, quindi prese su di sè l’amministrazione delle proprietà familiari, bonificando vaste tenute nel Polesine: possidente terriero, banchiere, industriale, fu il tipico rappresentante ottocentesco del ceto moderato veneto. Onnipresente in tutte le manifestazioni della vita cittadina e nei più importanti investimenti industriali, dalla Società veneziana di navigazione a vapore (1872), alla Società “Cellina” per lo sfruttamento delle forze idriche nel Veneto (1900), alla Società per il porto industriale (1917), fu politicamente un conservatore, sedendo in Parlamento tra le fila della destra liberale per oltre quarant’anni, prima come deputato, poi (1891) come senatore. Culturalmente si segnalò soprattutto come esperto numismatico, la cui opera sulle officine italiane medioevali e moderne è tuttora fondamentale. Autentico mecenate, lasciò le sue collezioni al museo Correr.
Vicepresidente dal 26 novembre 1908-1911; presidente dal 8 gennaio 1911-1913.