Condotti gli studi a Napoli, volse presto i suoi interessi verso la vulcanologia e la geologia e iniziò una collezione mineralogica privata, oggetto di ammirazione da parte dei naturalisti europei in visita a Napoli. Inviato a Vienna a studiare cause e conseguenze del colera nel 1832, durante il viaggio si dedicò alle osservazioni geologiche sulle Alpi. Al suo ritorno, circondato dalla fama di scienziato, fu incaricato dal governo borbonico di condurre ricerche scientifiche sul teramano, sul terremoto di Montecassino, sullo Stromboli, sull’Etna, sui movimenti del suolo attestati dal tempio di Serapide. Nel 1841 fu chiamato dal granduca di Toscana alla cattedra di Geologia e mineralogia dell’università di Pisa. Fervente patriota, allo scoppio delle rivoluzioni del 1848, prese le armi e diede la vita alla testa dei suoi studenti del battaglione universitario toscano.