Laureatosi in scienze naturali a Pavia nel 1875, fu impiegato come assistente presso il museo zoologico e nel 1877 fu nominato assistente presso il laboratorio crittogamico. Vinta una borsa di perfezionamento a Strasburgo nel 1879, l’anno successivo ottenne il posto di insegnante presso un liceo di Ivrea, dove rimase solo un anno avendo vinto il concorso per una cattedra di Botanica. Scelse Modena come sede e diventò anche direttore dell’orto botanico e della locale stazione sperimentale agraria. A Modena rimase fino al 1883, anno in cui fu chiamato a Roma. Rilevanti sono i suoi contributi sulla peronospora e sugli altri parassiti della vite, sull’istologia, anatomia ed embriologia vegetale, sulla storia della botanica, le monografie Flora Romana e Tabulae phytosophicae di F. Cesi e il trattato Fisiologia vegetale . Promosse l’istituzione del Museo ed erbario coloniale, nel quale vennero raccolti piante e prodotti vegetali dell’Africa orientale.