RAVENNA DANIELE

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: SCIENZE GIURIDICHE E POLITICHE
Data elezione: s.c.n.r. eletto il 29 marzo 2025

Consigliere di Stato

Daniele Ravenna, Consigliere di Stato, è stato eletto s.c.n.r. dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 29 marzo 2025. Laureato in giurisprudenza, ha ricoperto ruoli di rilievo al Senato, dirigendo il Servizio per la qualità degli atti normativi e il Servizio studi. Ha servito come Capo del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento nel Governo Letta e Direttore generale del Gabinetto del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo. Nel Consiglio di Stato, ha fatto parte di diverse Sezioni e Commissioni, inclusa quella per il Codice degli appalti. È autore di numerosi studi in diritto costituzionale, parlamentare e tutela del patrimonio culturale, e ha svolto attività didattica in vari atenei.

Curriculum Vitae di RAVENNA DANIELE

Daniele Ravenna (Ferrara, 1955) si è laureato in giurisprudenza nel 1978 a Firenze. Nel 1980 vincitore di borsa di studio nel Seminario di studi parlamentari nello stesso ateneo, indi vincitore nel 1981 del concorso a funzionario del Senato. Dal 1982 al 1986 al Servizio resoconti dell’Assemblea, quindi alla segreteria della Commissione istruzione, che ha diretto dal 1989 al 2001. Nel 2001 nominato Direttore del Servizio per la qualità degli atti normativi, indi dal 2003 al 2013 Direttore del Servizio studi.
Dal giugno 2013 all’aprile 2014, collocato fuori ruolo dall’Amministrazione del Senato, ha ricoperto l’incarico di Capo del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento della Presidenza del Consiglio nel Governo Letta.
Nel 2014 è stato nominato Direttore generale del Gabinetto del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo.
Nel 2016 è stato nominato Consigliere di Stato. Nel Consiglio di Stato è stato componente della Sezione V (giurisdizionale), della Sezione I (consultiva) e della Sezione per gli atti normativi, nonché della Commissione speciale per la redazione del Codice degli appalti (2022-23) e della Commissione speciale per il parere sul correttivo del Codice appalti (2024). Il 1° marzo 2025 è stato collocato a riposo per limite di età.
È stato membro del Consiglio nazionale per l’ambiente nel triennio 1993-1995 e tra il 1996 e il 1998, essendone vicepresidente nel secondo mandato. Nel 1999 ha fatto parte della Commissione ministeriale per la redazione del Testo unico delle leggi sui beni culturali (Commissione Ferri). Nel 2017 è stato nominato consigliere del Ministro per i beni e le attività culturali per lo studio di iniziative e proposte concernenti la tutela e la valorizzazione della memoria storica, incarico cessato nel 2018 e riassunto nel 2019 fino al 2022.
È’ attualmente (2025) membro del Comitato tecnico-scientifico per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale presso il Ministero della cultura e componente della Commissione per la redazione del Codice della disabilità istituita dai ministri Casellati e Locatelli del Governo Meloni.
Ha svolto attività didattica presso vari atenei (Roma-Sapienza, LUISS e LUMSA, Napoli-Federico II, Firenze, Bologna, Pisa-Sant’Anna, Ferrara) e pubblicato numerosi studi in materia di diritto costituzionale, parlamentare e tutela del patrimonio culturale.
Con il Presidente di sezione del Consiglio di Stato Severini ha pubblicato “Il patrimonio storico della Grande Guerra. Commento alla legge 7 marzo 2001, n. 78”, Udine, 2001 e numerosi altri studi sulla tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.