Conseguita la laurea in medicina a Napoli nel 1831, preferì orientare i propri interessi dapprima alla paleontologia e poi alla geologia, per giungere, infine, a dedicarsi alla mineralogia, divenendone nel 1844 titolare della cattedra, che mantenne fino al 1891. Cristallografo geniale, fu il primo mineralogista italiano di fama internazionale, autore di alcune scoperte in questo campo: soprattutto, la classe pediale e la poliedria delle facce, descritta in seguito col nome di “facce vicinali”. Nel corso della carriera ricoprì diversi incarichi accademici: fu professore di Mineralogia presso la scuola del Genio civile, presidente dell’Istituto d’incoraggiamento alle scienze naturali di Napoli e direttore del locale Museo ornitologico. Membro Servizio geologico del Ministero di agricoltura, industria e commercio, fece parte anche del Consiglio superiore della pubblica istruzione e del Comitato per l’istruzione universitaria.