Nacque dal padre omonimo, uno dei più famosi medici e naturalisti del suo tempo, e da Carolina Franzenau. Laureatosi in medicina a Pavia nel 1793, entrò poi nell’amministrazione napoleonica: nel luglio 1805 divenne così segratario generale della Prefettura dell’Adige, e nel maggio 1806 della Provveditoria della Dalmazia, allora affidata a Vincenzo Dandolo; nel luglio 1807 fu nominato prefetta del Basso Po e nel maggio 1808 del Tagliamento; a novembre, poi, diveniva consigliere di Stato, e nell’ottobre successivo direttore della pubblica istruzione del Regno Italico. Nel ’13 fu in Germania per motivi di studio; a novembre era nominato commissario civile nell’esercitò del viceré Eugenio. Nel corso di questa rapida carriera dimostrò doti non comuni di organizzatore, occupandosi prevalentemente di lavori pubblici e di istruzione popolare. All’arrivo degli austriaci si ritirò a vita privata a Verona (dove nel 1802 aveva sposato la contessa Laura Mosconi, che gli diede undici figli), scrivendo di agraria, economia e storia; in seguito alla sua partecipazione ai moti del ’48, fu per breve tempo confinato nel Tirolo.