Study Days on Venetian Glass. Approximately 1600’s

copertina ATTI 172

Edited by Rosa Barovier and Cristina Tonini

INDEX
Rosa Barovier Mentasti and Cristina Tonini, Tools to Study Glass: Inventories, Paintings and Graphic Works of the 16th century;
Paolo Zecchin, The Inventory of Matteo Priuli in the year 1700;
Marco Verità, Secrets and Innovations of Venetian Glass between the 15th and the 17th centuries: Raw materials, Glass melting and artefacts;
Juanita Navarro and suzanne Higgott, Work in Progress: ‘Venetian and Façon de venise all-Glass composites or Hybrids: manufacture, detection and distribution’;
Chiara Berichillo, The Small centre of Piegaro and its ancient links with Glass Production;
Kinga Tarcsay, Studies on Glass in Venetian Style of the 16th and 17th centuries in Austria;
Kitty LAmeris, Some new Insights about 16th and 17th century vetro a retortoli;
Andrew Meek, Qualitative compositional analysis of a late 16th century enamelled Glass Goblet;
Dora Thornton, Venice or Façon de venise? Two enamelled Glasses in the British museum;
Käthe Klappenbach, Venetian chandeliers from the 16th century onward and their Influence on chandelier Production in Europe and Brandenburg-Prussia;
Bettina K. Schneider, The Restoration of a Glass arm chandelier from the middle of the 19th century Belonging to the Prussian Palaces and Gardens in Berlin-Brandenburg;
Corinna Mattiello, Restoration Techniques;
Lavinia De Ferri, Andrea Lorenzi, Pier Paolo Lottici, Angelo Montenero and Giovanna Vezzalini, Protection of Historical Glasses by Hybrid Sol Gel coatings;
António Pires de Matos, Robert Wiley, Magda Toreira, Carlos Queiroz, Andreia Ruivo, Nuno Paulino and César Laia, Venetian Glass in contemporary art.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.