TOMASIN LORENZO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: DISCIPLINE FILOLOGICHE E LINGUISTICHE
Data elezione: s.c.n.r. eletto il 13 giugno 2022

Professeur ordinaire en Philologie romane et Histoire de la langue italienne - Université de Lausanne

Lorenzo Tomasin è Professeur ordinaire di Filologia romanza e Storia della lingua italiana all’Università di Losanna. È stato eletto socio corrispondente non residente (s.c.n.r.) dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti il 13 giugno 2022. Veneziano di nascita, ha ricoperto incarichi accademici anche a Venezia, Milano e Pisa. La sua vasta ricerca si focalizza su linguistica e filologia romanza, italiana e veneziana. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui il VEV e la Storia dell’italiano scritto, ed è Accademico della Crusca.

Curriculum Vitae di TOMASIN LORENZO

Veneziano, nato nel 1975, dal 2012 professore ordinario all’Università di Losanna, dove insegna Filologia romanza e Storia della lingua italiana. Ha insegnato e svolto ricerca anche all’Università di Venezia «Ca’ Foscari» (di cui è stato prorettore) come professore associato (2006-2015), all’Università commerciale «L. Bocconi» di Milano come professore aggiunto (2007-2012), e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si è formato, come ricercatore (2002-2006) e come professore a contratto (2022-2024). Ha ricevuto una venia legendi in Romanische Philologie alla Universität des Saarlandes (Saarbrücken).
È Accademico della Crusca (corrispondente dal 2022, ordinario dal 2024), e corrispondente della Accademia dell’Arcadia di Roma.
È stato Visiting o Gastprofessor in varie sedi, tra le quali la University of California, Los Angeles, la University of Indiana, Bloomington, la University of Pennsylvania, Philadelphia, le università di Erlangen/Nürnberg, Berlin/Freie, Heidelberg, Tübingen, Varsavia. Le sue ricerche si rivolgono a problemi e metodi di linguistica e filologia romanza, italiana e veneziana, estendendosi a testi e autori compresi tra il medioevo e l’età contemporanea. Si è inoltre occupato del rapporto tra cultura umanistica e tecnologia.
Ha ideato e codirige il VEV – Vocabolario storico-etimologico del veneziano (sostenuto dal Fondo nazionale svizzero e dal Ministero dell’università e della ricerca italiano) e ha codiretto una Storia dell’italiano scritto in sei tomi, Carocci, 2014-2021 (Premio «Cesare Pavese»).
Tra i suoi volumi: Il volgare e la legge. Storia linguistica del dialetto veneziano (Esedra 2001, premio Segarizzi-Lazzarini della Deputazione di storia Patria per le Venezie); Testi padovani del Trecento (Esedra 2004, premio Brunacci-Monselice); «Classica e odierna». Studi sulla lingua di Carducci (Olschki 2007, premio Carducci dell’Università di Bologna); L’impronta digitale. Cultura umanistica e tecnologia (Carocci 2017, trad. francese Antipodes, 2018); Il Caos e l’ordine. Le lingue romanze nella storia della cultura europea (Einaudi 2019); Europa romanza. Sette storie linguistiche (Einaudi 2021, premio Mondello critica); Prima lezione di romanistica (Laterza, 2023).
Ha ricevuto il premio Numeri uno della Camera di Commercio italiana in Svizzera (2023).
Partecipa al comitato scientifico delle riviste «L’Italia dialettale», «La lingua italiana. Storia, struttura, testi», «Medioevo letterario d’Italia», «Quaderni veneti».
È stato segretario dell’Associazione per la Storia della lingua italiana (2012-2017), vicepresidente del Consiglio dell’Università di Losanna (2019-2021), di cui ha presieduto la Sezione d’italiano (2015-2020).
Ha collaborato o collabora con il Domenicale del «Sole-24ore», con le pagine culturali dello svizzero «Corriere del Ticino», con le pagine venete del «Corriere della Sera» (premio «Alfio Menegazzo», Ordine dei giornalisti del Veneto, 2004), e con Tuttolibri dalla «Stampa». È membro della giuria dei letterati del premio Campiello.
Pubblicazioni aggiornate nel sito: https://unil.academia.edu/LorenzoTomasin.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.