VESCOVO PIERMARIO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: LETTERATURE ITALIANA E STRANIERA
Data elezione: s.c.r..eletto il 15 luglio 2021, s.e. 27 giugno 2023

Professore ordinario di Storia del teatro nell'Università Ca' Foscari di Venezia

Piermario Vescovo è Professore ordinario di Storia del teatro presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È socio corrispondente residente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dall’elezione del 15 luglio 2021, ed è divenuto socio effettivo il 27 giugno 2023. Nato a Venezia nel 1959, ha insegnato anche Letteratura italiana e ha avuto esperienze presso varie università straniere. La sua vasta ricerca verte sulla drammaturgia italiana, la teoria e storia del teatro e il rapporto tra letteratura e arti visive. Accanto all’attività accademica, si dedica alla pratica teatrale diretta e dal 2021 è direttore artistico del Teatro Stabile di Verona.

Curriculum Vitae di VESCOVO PIERMARIO

Piermario Vescovo (Venezia 1959), è professore ordinario di storia del teatro presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, dove prima ha insegnato Letteratura italiana (per cui ha pure ottenuto l’avilitazione di prima fascia). Ha insegnato presso varie Università straniere, tra cui Paris III, Paris-Sorbonne, École Normale Supérieure (Paris-Lyon).
È coordinatore dal 2018 del Dottorato internazionale di storia delle arti; presidente dell’Istituto Internazionale per la Ricerca Teatrale e membro di alcuni network europei di storia del teatro e dello spettacolo. È segretario scientifico dei Comitati delle Edizioni Nazionali delle opere di Carlo Goldoni, di Carlo Gozzi e di Ippolito Nievo, condirettore di «Rivista di letteratura teatrale», vicedirettore di «Studi Goldoniani», fa parte dei comitati direttivi/redazioni di «Engramma», «DNA-Studi Camporesiani», «Drammaturgia», «Studi sul Boccaccio», «Venezia Arti», «Quaderni Veneti.
Si è occupato di drammaturgia italiana (con particolare riferimento a Ruzante, Calmo, Andreini, i pregoldoniani, Goldoni, Gozzi, Gallina, Nievo e con numerose edizioni critiche di testi), di teoria e storia della teoria del testo drammatico e dello spettacolo, del rapporto tra letteratura e arti visive (con qualche sconfinamento sul terreno della storia dell’arte). Tra i suoi saggi: L’incerto fine. La peste, la legge, il teatro, Venezia, Marsilio, 2020; Goldoni e il teatro comico del Settecento, Roma, Carocci, 2019; Il tempo di Dante. Cronologie della “Commedia”, Roma, Salerno, 2018; A viva voce. Percorsi del genere drammatico, Venezia, Marsilio, 2015; La Virtù e il Tempo. Giorgione: allegorie morali, allegorie civili, Venezia, Marsilio, 2011; Entracte. Drammaturgia del tempo, Venezia, Marsilio, 2007.
Affianca all’attività di ricerca, dalla fine degli anni settanta del secolo scorso, la pratica teatrale diretta, curando traduzioni e riduzioni per la scena e come regista. Ha messo in scena dalla fine degli anni ’80 – da solo o in collaborazione – una trentina di spettacoli, produzioni o coproduzioni hanno visto coinvolti: Napoliteatrofestial, Biennale di Venezia, Teatro Stabile di Verona – Estate teatrale veronese, Teatro Stabile del Veneto, Mittelfest. Ha collaborato nel triennio 2006-2008 per la programmazione con la Biennaleteatro e nel 2010 con il Napoliteatrofestival.
Dall’inizio del 2021 è direttore artistico del Teatro Stabile di Verona.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.