VIOLA CORRADO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: LETTERATURE ITALIANA E STRANIERA
Data elezione: s.c.r. eletto il 13 giugno 2022

Professore ordinario di Letteratura italiana nell'Università di Verona

Corrado Viola** è Professore ordinario di **Letteratura italiana nell’Università di Verona**. È **socio corrispondente residente** dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, eletto il **13 giugno 2022**. Le sue ricerche si concentrano principalmente sul **Settecento**, muovendosi tra Seicento e Novecento. Ha pubblicato volumi e saggi su autori e temi specifici del periodo, tra cui L.A. Muratori, Parini e l’epistolografia. È fondatore e direttore del Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento (C.R.E.S.) e della rivista “Epistolographia”, partecipando a numerosi comitati scientifici.

Curriculum Vitae di VIOLA CORRADO

Corrado Viola insegna Letteratura italiana all’Università di Verona.
Le sue ricerche si muovono tra il Seicento e il Novecento, ma si concentrano soprattutto sul Settecento. Ha pubblicato volumi su L.A. Muratori, la polemica Orsi-Bouhours, l’epistolografia, la lessicografia, i canoni d’Arcadia, Parini e vari saggi su autori del Sette-Novecento. Ha fondato e dirige il Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento (C.R.E.S.).
È vicedirettore del Centro di Ricerca Interdipartimentale sull’Europa Romantica (C.R.I.E.R.), membro del Comitato Scientifico della Società Italiana di Studi Storici sul XVIII secolo (SISSD), del Centro Interuniversitario di Studi Veneti (CISVe) e della Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Parini, socio effettivo del Centro di Studi Muratoriani di Modena, del Centro Pio Rajna di Roma, dell’Associazione degli Italianisti (ADI), dell’Associazione di teoria e storia comparata della letteratura (Compalit), dell’Arcadia di Roma, dell’Accademia degli Agiati di Rovereto, dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, del Centro di Studi tassiani.
Ha fondato e dirige la rivista annuale «Epistolographia. An international Journal»; fa parte del Consiglio scientifico di varie altre riviste di settore («Testo», «Symbolae antiquariae», «Archivum mentis», «Atti e memorie dell’Arcadia», «Romanticismi», «Diciottesimo Secolo», «Rivista internazionale di ricerche dantesche», «Rivista di letteratura tardogotica e quattrocentesca», ecc.) e collane editoriali («Ottocento neoclassico e romantico», «Biblioteca del XVIII secolo», «Biblioteca dell’Arcadia», «Filologia e letteratura italiana», «L’infinita durata», «Carteggi di Giammaria Mazzuchelli» ecc.).

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.