ZAMBON FRANCESCO

Classe di scienze morali, lettere ed arti
Area disciplinare: DISCIPLINE FILOLOGICHE E LINGUISTICHE
Data elezione: s.c.r. 10 ottobre 1999.

Professore ordinario di Filologia romanza nell'Università di Trento

Francesco Zambon** è **Professore ordinario di Filologia romanza** all’Università di Trento. È **socio corrispondente residente** dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti dal **10 ottobre 1999**. La sua vasta produzione si dedica principalmente alla **letteratura allegorico-religiosa e narrativa del medioevo romanzo**. Ha studiato anche l’eresia catara e i suoi rapporti con le letterature romanze medievali. Si interessa inoltre alla **poesia contemporanea**, in particolare in dialetto e all’opera di Eugenio Montale.

Curriculum Vitae di ZAMBON FRANCESCO

Nato a Venezia nel 1949, è professore ordinario di Filologia Romanza all’Università di Trento.
Ha insegnato anche alle Università di Padova, Grenoble e Toulouse – Le Mirail.
È membro del comitato scientifico delle riviste “Critica del Testo” e “Heresis”.
Dirige, insieme a Mario Mancini e Luigi Milone, la collana “Biblioteca Medievale” presso l’editore Luni di Milano.
È membro della Giuria Tecnica del premio letterario “Comisso”.
La maggior parte della sua produzione è dedicata alla letteratura allegorico-religiosa e narrativa del medioevo romanzo.
In questo àmbito i suoi lavori principali sono:
Il Fisiologo (Adelphi 1975),
Robert de Boron e i segreti del Graal (Olschki 1984),
II Bestiario d’amore di Richard de Fournival, (Pratiche 1987),
La letteratura allegorica e didattica. I: Tradizione neolatina e tradizione romanza. II: Il Tre e Quattrocento (nel Manuale di Letteratura italiana, diretto da F. Brioschi e C. Di Girolamo, voi. I, Bollati Boringhieri, 1993),
La letteratura allegorica e didattica (nel volume Letteratura romanza medievale, a cura di Costanzo Di Girolamo, li Mulino 1994),
Nel mondo del simbolo e II romanzo in prosa (in La letteratura francese medievale, a cura di M. Mancini, II Mulino 1997);
i suoi principali studi sui bestiari e sulla simbologia animale del medioevo sono raccolti nel volume L’alfabeto simbolico degli animali. I bestiari del medioevo, in corso di stampa presso l’editore Luni.
Ha scritto anche su Guglielmo IX d’Aquitania, Maria di Francia, Chrétien de Troyes e il ciclo romanzesco del Graal. Si è inoltre interessato all’eresia catara e ai suoi rapporti con le letterature romanze del medioevo, in particolare con la poesia trobadorica e con la letteratura didattica italiana del Duecento.
Fra le sue pubblicazioni:
La cena segreta. Trattati e rituali catari (Adelphi 1997),
El legado secreto de los Cátaros (Siruela, Madrid 1997),
Els trobadors i la croada contra els Càtars Columna Barcelona 1998; trad. il. Lumi 1999),
Le catharísme et lei mythes du Graal (in Catharisme: l’èdifice imaginaire, Arques 1998; trad. it. in Tradizione letteraria, iniziazione, genealogia, Luni, 1998).
Una parte della sua produzione è dedicata. alla poesia contemporanea, in particolare alla poesia in dialetto e all’opera di Eugenio Montale.
Tra le sue pubblicazioni principali:
Un pianto nascosto. Antologia poetica 1946-1983 di Albino Pierro Einaudi 1986),
L’iride nel fango. L’ Anguilla di Eugenio Montale (Pratiche 1994),
“Rebecca” di Eugenio Montale (in Come leggere la poesia contemporanea: Ungaretti, Saba, Montale, Caproni, Sereni, Zanzotto, a cura di S. Carrai e F. Zambon, Neri Pozza 1997),
Poesie esoteriche di Fernando Pessoa (Guarda 2000);
inoltre saggi su Arturo Onofri, Cristina Campo, Andrea Zanzotto e altri autori italiani contemporanei.

L’Istituto è un’Accademia

che ha per fine l’incremento, la diffusione e la tutela delle scienze, delle lettere e delle arti.

L’Istituto promuove e realizza progetti di studio e ricerca, anche in collaborazione con altri enti, istituzioni, fondazioni. 

L’Istituto Veneto deriva dal Reale Istituto Nazionale voluto da Napoleone all’inizio del XIX secolo.

L’Istituto ha due sedi, palazzo Loredan, assegnatogli dallo Stato nel 1891, e palazzo Franchetti, acquisito nel 1999 tramite Venezia Iniziative Culturali srl. 

Appelli e posizioni ufficiali pronunciati dall’Istituto 

Eletti dall’assemblea dei soci effettivi, acquisiscono formalmente la nomina con decreto del Ministero della Cultura.

L’Istituto è composto di due classi, è retto dal Consiglio di Presidenza e regolato dal Collegio dei Revisori. 

L’Istituto propone

oltre alle assemblee periodiche dei soci, numerosi tipi di iniziative rivolte al largo pubblico. A queste si aggiungono iniziative di approfondimento, di interesse più specialistico.
Bandisce inoltre premi a concorso. 

L’attività ordinaria dell’Istituto è scandita mensilmente dalle riunioni accademiche.

Tra le attività regolarmente promosse dall’Istituto è l’organizzazione di conferenze, convegni di studio, cicli di incontri divulgativi e altro ancora.

L’Istituto Veneto organizza, promuove e ospita esposizioni documentarie e mostre d’arte collettive e personali. 

L’Istituto bandisce annualmente premi destinati per lo più a giovani ricercatori. 

L’Istituto promuove seminari e scuole internazionali di approfondimento, ma anche corsi di formazione per docenti. 

Le visite, gratuite e prenotabili telefonicamente, permettono di scoprire i tesori nascosti di palazzo Loredan. 

L’Istituto è casa editrice

fin dal 1840 pubblica la rivista «Atti» e una serie di volumi, denominati «Memorie», che raccolgono contributi in forma monografica. Da diversi anni pubblica inoltre una serie di Collane, che riflettono interessi specifici. 

Oltre 300 i volumi pubblicati su temi di storia, letteratura, critica d’arte, filologia, diritto, filosofia, ma anche nelle scienze naturali e matematiche.

L’intero patrimonio delle pubblicazioni edite dal 1840 è stato di recente digitalizzato.

È possibile acquistare online le più recenti pubblicazioni dell’Istituto.

È il periodico digitale, diffuso via newsletter, pensato per far conoscere i nostri soci e offrire loro opportunità di divulgazione.

Ha lo scopo di raccogliere in edizione critica i documenti archivistici relativi a Marco Polo e ai suoi diretti discendenti. 

Selezione di pubblicazioni dell’Istituto disponibili gratuitamente in formato digitale.

L’Istituto conserva

donazioni e lasciti, fondi archivistici, opere d’arte, collezioni scientifiche, biblioteche che ne esprimono la complessa articolazione degli interessi e il prestigio riconosciuto dal mondo accademico. 

L’Istituto conserva i documenti relativi alla propria storia e fondi di personalità importanti per la storia d’Italia. 

Il patrimonio librario è costituito da oltre 100.000 volumi, pervenuti, per la maggior parte, in scambio con le principali istituzioni accademiche mondiali.

Nel corso della sua storia bicentenaria l’Istituto ha raccolto numerose opere d’arte, rappresentative dell’ampiezza dei campi d’interesse.